
Il termine greco ὡσαννά è il saluto di reverenza e adorazione che, nel Nuovo Testamento, le folle rivolgono a Gesù Cristo che entra a Gerusalemme, Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore.[1]
Nella liturgia cattolica il termine è utilizzato nel Sanctus.
Santo, santo, santo, il Signore Dio dell'universo
i cieli e la terra sono pieni della sua gloria
Osanna, nell'alto dei cieli!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore
Osanna, nell'alto dei cieli! 25.6.2011

La parola, che troviamo nel libro dei Salmi, è ormai di uso comune nella liturgia cattolica e accettata in molte lingue europee ed anche extraeuropee. La parola è usata anche nella religione ebraica nella preghiera dell'Hallel.
Alleluia (1896) di Thomas Cooper Gotch (1854-1931)
Alleluia è composto da Hallelu e Yah. Si traduce letteralmente dall'ebraico "Lodate Yah!", dove Yah è la forma abbreviata di Yahweh (Dio, il cui nome è indicato con il tetragramma יהוה).
Un'altra ridicola. Yah è il dio della luna. Ox-anna, per fartela semplice, sono Saturno e ancora la luna. OX è il cornuto bufalo selvaggio e inanna, hanna, nanna ... è la luna.
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